Saturday, April 15, 2017

Orange Fiber 2° parte da un sottoprodotto ad un filato di alta qualità

Orange Fiber 2° parte da un sottoprodotto ad un filato di alta qualità


continua ... la seconda parte dellintervista di Orange Fiber ...



- Quanto è difficile nel panorama odierno creare un’azienda così complessa?

Trasformare un’idea in un’impresa non è semplice e per un progetto industriale sperimentale come il nostro probabilmente lo è ancor di più.
La necessità di fondi è per noi una costante. Stiamo avviando una nuova campagna di apertura di capitale e siamo alla ricerca di fondi pubblici e privati. Sicuramente avere la liquidità per sostenere la ricerca e lo sviluppo, e poterla avere in tempi veloci, è fondamentale.
L’altro ostacolo che affrontiamo regolarmente è quello della ricerca di informazioni puntuali su cosa è disponibile. Sia che cerchiamo impianti industriali con cui collaborare, sia che cerchiamo persone con particolari competenze, sia che cerchiamo di attivare dei contatti con potenziali partner. La ricerca di informazioni e dati è sempre un processo complesso e faticoso.
Un ultimo problema è legato alla filiera produttiva dei nostri prodotti, che in parte non è in Italia. Nel settore tessile c’è un segmento del processo produttivo che non è quasi più presente in Italia.
Mettere su un’azienda come Orange Fiber non è semplice, ma con determinazione, sacrificio e l’adeguato mix di competenze e supporto, anche l’impresa più complicata può trasformarsi in realtà.
E’ con grande gioia infatti, che oggi possiamo dire di essere vicine ad un traguardo fondamentale: stiamo lavorando all’ottimizzazione del processo di produzione industriale del nostro filato e ci prepariamo all’importante sfida del lancio del prodotto sul mercato entro il 2016 in co-branding con un’importante azienda di moda.
 

- Qual è stata la difficoltà più grande che avete incontrato?

Per un progetto come il nostro, che ha bisogno di ricerca applicata e di un percorso di scale up industriale, la difficoltà maggiore è sempre stata reperire i fondi sufficienti per sviluppare il progetto fino al suo ingresso nel mercato. Fortunatamente, in questi anni, siamo riusciti a superare questo scoglio con un mix di agevolazioni statali, capitale di rischio di Business Angel ed il supporto ricevuto da acceleratori ed incubatori che ci hanno messo a disposizione competenze e network professionali.
 

- Quant’è importante al giorno d’oggi la sostenibilità ambientale?

Con l’aumento della popolazione mondiale e una sempre maggiore richiesta di beni di consumo (cibo, abbigliamento ) da parte dei consumatori, è aumentata la pressione sulle risorse naturali del pianeta, una pressione destinata a lasciare dietro di sé solo macerie.
Ecco che il tema della sostenibilità ambientale diventa cruciale.
Occorre rivoluzionare i tradizionali metodi di sviluppo e di consumo e concentrarsi su una crescita più attenta e consapevole, capace di preservare il nostro pianeta intatto per le future generazioni, sul modello dell’economia circolare.
Fortunatamente, negli ultimi anni, l’attenzione al benessere della persona e dell’ambiente è cresciuta in maniera esponenziale investendo tutti settori produttivi, dal food al tessile-abbigliamento.
La sostenibilità ambientale oggi non è una moda, è un modo di agire, che chiama in causa tutti, dai produttori ai consumatori.
E coniugare sviluppo e sostenibilità è possibile, il nostro progetto – in grado di ottenere una materia prima-seconda da un sottoprodotto industriale non rivale all’alimentazione, che non incide sulle risorse naturali ma al contrario ottimizza lo sfruttamento di una matrice che altrimenti andrebbe smaltita – ne è la prova.
 

- Qual è il vostro obiettivo più grande, il vostro sogno?

Il nostro sogno con Orange Fiber è sempre stato quello di riuscire a creare un prodotto unico capace da un lato di rispondere alle esigenze di sostenibilità e innovazione del comparto moda e dall’altro di generare un impatto positivo sull’ambiente - contribuendo a risolvere il problema dello smaltimento dei sottoprodotti agrumicoli - e sulla società - contribuendo a sensibilizzare i consumatori sul tema della sostenibilità e creando nuovi posti di lavoro.
Il nostro obiettivo più grande è fare di Orange Fiber il first mover italiano nel segmento dei tessuti sostenibili attraverso una produzione “green” da fonti rinnovabili capace di dare nuova vita al comparto manifatturiero italiano, e creare un marchio altamente riconoscibile e differenziato dagli altri per l’impegno nella tutela dell’ambiente e la trasparenza dell’intera catena di produzione.


Non perdetevi la terza e ultima parte dellintervista con altre interessantissime domande, a breve sul blog ....







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